Il valore della ricerca applicata e del trasferimento tecnologico: Il Caso studio di un Naso Elettronico
Venere Ferraro
#_GLOBALCATS
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Oggi, le Università sono chiamate a svolgere anche la cosiddetta terza missione, che consiste nel divenire motori di sviluppo economico e sociale. In particolare, per le Università pubbliche la terza missione costituisce un dovere, non solo in Italia, ma anche nel resto del mondo.
Cosa sono il trasferimento tecnologico, il trasferimento di conoscenza, la valorizzazione della ricerca e la terza missione? Sono tutte pratiche volte ad aumentare il valore del ruolo delle Università come luoghi di creazione della conoscenza. Brevettare e fare ricerca con e per le aziende è il principale strumento attraverso il quale colmare il gap esistente tra Academia ed Industria.
Il talk è focalizzato sul valore della ricerca applicata e della collaborazione academia-mondo industriale attraverso un caso studio di successo.
Electronic Nose Device è un dispositivo indossabile per chi opera in ambienti di lavoro poco salubri quali ad esempio gli impianti di verniciatura. Il principale scopo di Electronic Nose Device è quello di fornire un monitoraggio continuo della qualità dell’aria indoor – in particolare di composti organici volatili (VOC) e anidride carbonica, dare agli operatori un feedback in tempo reale sul livello dei contaminanti monitorati, fornire un’adeguata protezione in caso di necessità. Electronic Nose Device è costituito da un dispositivo elettronico dotato di una serie di sensori atti a fornire nel tempo dati relativi alla qualità dell’aria; Electronic Nose Device è basato su una tecnologia di sensori già esistenti, la novità di questo dispositivo è nello scopo e nell’applicazione: formare e informare gli operatori circa il pericolo a cui sono esposti e allo stesso tempo fornire un’adeguata protezione in un settore, come quello degli impianti di verniciatura, in cui la problematica delle concertazioni dei VOC e anidride carbonica non è mai stata affrontata prima in modo così puntuale
Relatore: Venere Ferraro, dottore di ricerca in design, è ricercatrice (RTDB) presso il Dipartimento di Design del Politecnico di Milano. È docente del corso teorico dal titolo “Theories and Tools for Interaction Design” all’interno del Corso di Laurea Magistrale in “Digital and Interaction Design” e da più oltre 10 anni del Laboratori di Progetto del corso di Laurea Magistrale in “Design & Engineering” presso la Scuola del Design del Politecnico di Milano. È membro del Laboratorio di ricerca in Interaction and Experience Design (IEX- www.interactionlab.polimi.it)
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È stata Visiting Researcher presso l’Università del New South Wales di Sydney (2006) e al Media Lab del Massachusetts Institute of Technology (2009), dove ha condotto ricerche su Sistemi indossabili con un focus sullo user oriented per prodotti generalmente investigati con un approccio technology-driven. Ha partecipato a diverse ricerche internazionali e nazionali ed è stata coordinatrice del progetto di ricerca POD: Dispositivo Plurisensoriale per prevenire le malattie professionali (SAF€RA 2014 joint call). Autrice di numerose pubblicazioni internazionali e detiene brevetti sia nazionali che internazionali è attualmente Coordinatrice del progetto Europeo “DATEMATS” -Knowledge & Technology Transfer of Emerging Materials & Technologies through a Design-Driven Approach (KA2 2018). La sua principale attività di ricerca è focalizzata sul ruolo dell’interaction design nel dare forma alle tecnologie dirompenti (Wearables/smart textile ed AI). In particolare, su come sfruttare il potenziale delle tecnologie digitali per progettare sistemi esperienziali sia nel settore privato che in quello pubblico. Ciò che caratterizza la sua ricerca è l’approccio allo human-centred design. Gli interessi di ricerca hanno riguardato e riguardano i dispositivi indossabili, i sistemi interattivi smart per il benessere con particolare attenzione agli strumenti e ai metodi per cambiare i comportamenti degli utenti. ( design for behavioural change)